Piemonte

Torino, il Pitbull Aci è salvo: rischiava l’eutanasia

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Salvo dall’eutanasia il Pitbull Aci, la soddisfazione dell’OIPA: «Per lui ora una nuova vita»

Il Comune di Verbania, sul Lago Maggiore, all’inizio di quest’anno aveva preannunciato la possibilità di sopprimere Aci, un pitbull di quattro anni ritenuto “pericoloso”, in mancanza di una soluzione alternativa alla custodia. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), tramite il proprio Ufficio legale, inviò allora due diffide al Comune piemontese chiedendo di non procedere alla soppressione dell’animale.

Ma ecco il lieto fine: Aci è salvo ed è stato trasferito in una struttura a Cumiana, in provincia di Torino. Qui sta seguendo un percorso di rieducazione affiancato da un’équipe composta da un veterinario comportamentalista, da un valutatore e da un addestratore cinofilo.

Torino, il Pitbull Aci è salvo rischiava l'eutanasia

Un percorso educativo

«Aci sta seguendo un percorso educativo con un professionista che con competenza, passione e amore sta ottenendo ottimi risultati e conquistando la fiducia del cane», spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa. «Aci è seguito anche dall’associazione Amici degli Animali, che sin dall’inizio ha contribuito a salvarlo e che sta sostenendo le spese».

Ad Aci, grazie alla mobilitazione delle due associazioni, è stata data la possibilità di una nuova vita e di un lieto fine. Scampato alla morte per eutanasia, speriamo di poter presto vedere la fine definitiva di questa triste vicenda. Una vicenda conseguente anche alla totale mancanza di una normativa a tutela di cani di un certo tipo acquistati o adottati da soggetti inidonei e, spesso, abbandonati nei canili.

«Aci era colpevole di un solo episodio “accertato” di aggressività nei confronti dell’ormai ex proprietario e non si conosce l’effettiva dinamica dei fatti e delle motivazioni che avrebbero scatenato la reazione del cane», continua l’avvocato Claudia Taccani. «Dalla documentazione che abbiamo ottenuto con l’accesso agli atti non sono emerse prove fattuali riguardo l’aggressività incontrollata del cane tali da giustificare la necessità di eseguire l’eutanasia».

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Giulia Fogli

Collaboro con NDW dal 2021. Mi appassiona raccontare storie e occuparmi di cronaca, fatti ed eventi della la mia città. Amo occuparmi ogni giorno di cose nuove, scoprirle, approfondirle e mettermi alla prova. Ho un debole per i racconti horror e i film thriller.

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