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Aree gioco pericolanti a Torino Sud

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Aree gioco per bambini riaperte dal 30 maggio. Ma molti giochi in numerose zone della Circoscrizione 2 risultano rotti e mai riparati da prima della quarantena


Le aree gioco cittadine, 277 per la precisione e con più di 1600 attrezzature, vedono aumentare progressivamente il numero di giochi rotti o pericolanti. A doversi occupare delle manutenzioni sono soprattutto le Circoscrizioni, ma il problema è, ancora una volta, il budget a loro disposizione. Questo raramente basta a garantire il buono stato di tutte le aree. A maggior ragione se si considera che le risorse previste per la manutenzione e sostituzione dei giochi rotti sono accorpate a quelle per la cura del verde orizzontale, che comprende prati e aiuole. In questo modo ogni singola Circoscrizione può ritrovarsi ad avere a disposizione poche migliaia di euro per aggiustare decine di giochi.


Inoltre accade spesso che le aree vengano riparate tutte in contemporanea, cosicché, dopo anni, sia inevitabile che tutte quante presentino gli stessi segni d’usura. Ma anche qualora sia possibile acquistare giochi nuovi o pezzi di ricambio per ripararli, si deve attendere mesi prima di vederli finalmente al loro posto. Molte aziende che hanno vinto bandi comunali per la fornitura delle attrezzature non sono italiane. E questo è un altro elemento che contribuisce ad allungare il tempo di accettazione delle pratiche per far arrivare i giochi in un tempo ragionevole.

I giochi rimangono rotti

Ma intanto moltissimi giochi rimangono rotti. Alcuni di essi risultano anche pericolosi per i bambini, situazione che si riscontra ad esempio al Parco Rignon in Santa Rita. Come mesi fa raccontava un residente, i vigili hanno effettuato un sopralluogo dopo anni di segnalazioni e denunce. Purtroppo questi sono arrivati a constatare l’impossibilità di riparazione degli stessi per mancanza di budget sufficiente, invitando piuttosto i residenti a “mettersi d’accordo” per portare a compimento la manutenzione. Il risultato: si è lasciato solamente del nastro a coprire i chiodi che continuano a spuntare pericolosamente dai giochi.

In ogni caso, anche quando i soldi ci sono e i pezzi sono disponibili fin da subito, non sono assolutamente da escludere gli atti vandalici. I danni infatti possono portare anche ad un completo inutilizzo di molte aree gioco, come è accaduto mesi fa ad un nuovo parco in via Palma di Cesnola a Lingotto. Potrebbe accadere di trovarsi di fronte ad un uso improprio dei giochi da parte di adolescenti e ragazzi, il cui peso e stazza non fanno altro che, volenti o nolenti, danneggiare ulteriormente i giochi.

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