La tendenza crescente di trasformare i negozi in abitazioni a Torino e le sue implicazioni nel settore immobiliare
Nel 2000, nel film “Chiedimi se sono felice”, Aldo Baglio impersonava un personaggio che si stabiliva in un’ex fabbrica di torrefazione, prefigurando una tendenza odierna sempre più marcata: la conversione di spazi commerciali e industriali in abitazioni. Secondo quanto riportato su La Repubblica, a Torino, sempre più negozi si stanno “trasformando” in case, come evidenziato dai dati della Fiaip, la federazione italiana degli agenti immobiliari professionali. Tra il 2019 e il 2021, si sono registrate circa 400 trasformazioni di unità immobiliari da uso commerciale (categoria C1) a residenziale (categoria A3) nella provincia, di cui 300 nella sola città.
L’impatto della Pandemia
Il settore ha subito un’accelerazione a seguito della pandemia, con un impatto significativo sulle attività commerciali e sulla conversione di destinazione d’uso degli immobili in questo periodo. Questo processo implica varie sfide, tra cui la gestione della burocrazia e questioni architettoniche, aggirabili con l’innalzamento di muretti o l’uso di pellicole opacizzanti per oscurare le ex vetrine.
Gli immobili risultanti da queste trasformazioni sono spesso utilizzati per affitti brevi e molto richiesti nel mercato degli Airbnb. Gli investitori specializzati finanziano queste trasformazioni, spesso senza ricorrere alla pubblicità tradizionale, data la rapidità con cui si concludono tali affari nel settore.
