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Elena Matilde, la triste storia del fantasma che infesta Palazzo Barolo

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Il Palazzo Falletti di Barolo, nel cuore di Torino, ospita la triste storia del fantasma di Elena Matilde Provana di Druento

La città di Torino ospita un’infinità di leggende legate all’occulto e la storia custodita nelle splendide stanze di Palazzo Falletti di Barolo non è da meno. Nel cuore del capoluogo piemontese, più di preciso in via delle Orfane, sembra che si aggiri ancora il fantasma di Elena Matilde Provana di Druento. Unica figlia del conte Ottavio Provana di Druento, meglio noto come Monsù Druent, la giovane morì il 24 febbraio 1701 a soli 26 anni in una giornata nevosa. Suo padre decise di darla in sposa al figlio del marchese di Falletti, il marchese di Castagnole.

Nonostante si trattasse di un matrimonio combinato la loro fu un’unione felice. Le nozze si celebrarono nel 1695 e i presagi funesti non tardarono ad arrivare. Il giorno delle nozze, difatti, al culmine dei festeggiamenti organizzati proprio all’interno di Palazzo Barolo di Torino, lo scalone d’onore subì un crollo. Per fortuna non si contarono vittime né feriti, ma nel trambusto la sposa smarrì una preziosissima collana di perle che aveva chiesto in prestito alla duchessa di Savoia, moglie del Duca Vittorio Amedeo II. La vicenda si risolse il giorno seguente, quando – dopo ore di ricerca – la collana fu ritrovata scavando tra le macerie.

Un dolore insopportabile

Nonostante la disavventura avvenuta il giorno delle nozze, la coppia si dimostrò molto unita. Dalla loro unione nacquero tre figli, ma dopo pochi anni il Monsù Druent decise di porre fine al matrimonio della figlia, obbligandola a tornare nell’attuale Palazzo Barolo, separandola dalla sua famiglia. L’uomo aveva infatti promesso una ricca dote per la figlia, ma non rispettò completamente il contratto, poiché era sommerso dai debiti di gioco.

Elena Matilde non riuscì a sopportare la separazione dal suo amato marito e i suoi adorati figli. Decise di togliersi la vita gettandosi dalla finestra della sua camera in un giorno nevoso, che non fu sufficiente ad attutire la caduta. Soccorsa immediatamente, venne adagiata nell’androne ma spirò pochi minuti dopo. Sembra che da allora il fantasma della giovane donna si aggiri per le sale del palazzo con la camicia ancora sporca di sangue

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Sorgente
Wikipedia

Redazione

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