Torino si conferma capitale del cioccolato con l’apertura del primo museo dedicato in Italia: un viaggio attraverso secoli di tradizione
Il capoluogo piemontese è pronto a consolidare ulteriormente la sua reputazione nella élite delle capitali del cioccolato. Questa fama ha radici storiche che risalgono al 1560, quando la capitale del Regno fu spostata da Chambéry a Torino. In quell’occasione, Emanuele Filiberto avrebbe deliziato i cittadini con offerte di cioccolata calda fumante. Un’eredità che perdura e che la città di Torino è pronta a onorare con un’iniziativa unica: l’inaugurazione di un innovativo museo dedicato al cioccolato.
Il museo, primo nel suo genere in Italia, promette un viaggio immersivo nella storia del “cibo degli dei”. Qui, i visitatori scopriranno i segreti della produzione del cioccolato, con un focus particolare sulla prestigiosa tradizione cioccolatiera piemontese e sulla celebre specialità locale: il gianduiotto.
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Choco Story: il format internazionale arriva a Torino
Il museo troverà casa in via Sacchi, nello spazio situato sotto la storica pasticceria Pfatisch, integrandosi in un contesto ricco di sapore e tradizione. Il progetto segue l’orma di iniziative simili già avviate con successo in città come Parigi e Bruxelles. Tuttavia, la particolarità di questa impresa è sottolineata dalla figura di Eddie Van Belle, imprenditore belga e devoto amante del cioccolato. È suo l’investimento che ha portato il format “Choco Story” a Torino, segnando un altro importante riconoscimento per la città nel panorama internazionale delle capitali del cioccolato.
