Michael Rockefeller, l’erede miliardario divorato dai cannibali

La triste storia di Michael Rockefeller, l’erede di una delle famiglie americane più eminenti (e ricche) degli ultimi decenni
Potrebbe sembrare un racconto magnifico, con auto lussuose e viaggi da sogno. Tuttavia, il viaggio al centro di questa storia è stato un incubo dal quale il povero protagonista non si sarebbe mai svegliato. Michael Clark Rockefeller (1938-1961) era il figlio di Nelson Rockefeller, il Governatore di New York che poi sarebbe diventato Vicepresidente degli Stati Uniti. Michael era anche pronipote di John D. Rockefeller, uno degli uomini più ricchi di tutti i tempi. Oltre ad essere estremamente ricco, Michael aveva una buona educazione e un futuro promettente. Tutto ciò cambiò quando prese una decisione.
Prima di dedicarsi all’arricchimento della famiglia, Michael decise di intraprendere un viaggio avventuroso, un’avventura che lo avrebbe portato ai confini della civiltà. Nel 1961, volò in Nuova Guinea e trascorse del tempo nella giungla, immergendosi nella cultura delle tribù locali. In particolare, si stabilì con gli Asmat e scattò numerose fotografie. Aveva in mente di pubblicare un libro.

Il ritorno di Michael Rockefeller nei villaggi degli Asmat
Dopo un periodo in Nuova Guinea, Michael fece ritorno a casa. Ma nel mese di novembre, decise di tornare con l’antropologo olandese René Wassing. Costruirono un catamarano e si avventurarono nella giungla, visitando i villaggi degli Asmat lungo il fiume. Purtroppo, un giorno terribile, la loro imbarcazione affondò. Michael e gli altri membri dell’equipaggio si salvarono nuotando a riva. Cercò di raggiungere l’altra sponda per chiedere aiuto.
Quando i soccorsi arrivarono, Michael Rockfeller era scomparso. La sua scomparsa suscitò una grande risonanza mediatica e la sua famiglia fece tutto il possibile per trovarlo. Tuttavia, ogni sforzo fu vano. Nessuno sa cosa gli sia successo: alcuni ipotizzano un annegamento, altri che sia stato divorato dai coccodrilli. Ma l’ipotesi più inquietante e plausibile coinvolge la tribù degli Asmat, con cui Michael aveva trascorso tanto tempo.
Il possibile rito cannibale
Gli Asmat erano noti per praticare il cannibalismo rituale, credendo che ciò compensasse una morte. Il governatore della Nuova Guinea uccise alcuni membri come punizione per le loro usanze. Potrebbe dunque essere che gli Asmat abbiano preso Michael per sacrificarlo decapitandolo.
Secondo il rituale, la tribù estraeva e consumava il cervello della vittima, separando anche il corpo dalle viscere. Poi bollivano e si cibavano degli arti, e utilizzavano le ossa per creare oggetti utili. Nonostante non ci siano prove concrete, sembra che questa sia stata la terribile fine dell’erede dei Rockefeller: finito nello stomaco di un cannibale Asmat della Nuova Guinea.