Torino, medico del 118 minacciato con una pistola: «Salva mia madre o ti ammazzo»
Medico 118 minacciato con pistola a Torino: «Salva mia madre o ti ammazzo»

Grave episodio di violenza in un alloggio popolare di corso Grosseto. Il sindacato Nursind denuncia: «Ancora ignorate le misure di sicurezza per il personale sanitario»
Un intervento di emergenza si trasforma in incubo: pistola puntata alla nuca mentre il medico tentava una rianimazione
Medico del 118 minacciato con una pistola: «Salva mia madre o ti ammazzo». Sono queste le parole con cui un uomo ha minacciato un medico del 118 durante un drammatico intervento d’emergenza in un alloggio popolare di corso Grosseto, alla periferia nord di Torino. Il sanitario stava tentando disperatamente di rianimare un’anziana di 83 anni, riversa sul divano, quando il figlio della donna, in preda al panico, ha estratto una pistola e gliel’ha puntata alla nuca.
L’aggressione è avvenuta mentre il medico, chinato sul corpo dell’anziana, era completamente concentrato nelle manovre salvavita. I soccorritori erano intervenuti a seguito di una chiamata per malore, ma nessuno poteva immaginare che oltre alla tensione dell’emergenza sanitaria si sarebbero trovati ad affrontare una situazione di pericolo estremo.
L’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio. Nursind: «Violenza inaccettabile, serve più protezione»
All’arrivo dei carabinieri, giunti rapidamente con quattro pattuglie, l’uomo ha tentato di occultare l’arma infilandosela nei pantaloni. Il loro tempestivo intervento ha scongiurato conseguenze ancora più gravi. Intanto, un secondo equipaggio del 118 è accorso per supportare i colleghi e consentire il trasporto dell’anziana all’ospedale Maria Vittoria. La donna, ancora viva, è stata trasferita d’urgenza per ricevere le cure necessarie.
Il sindacato Nursind è intervenuto con una dura denuncia: «Ancora una volta un’equipe del sistema di emergenza territoriale si è trovata a operare sotto minaccia. Il personale è stato aggredito verbalmente e fisicamente con un’arma da fuoco, e solo l’arrivo dei carabinieri ha evitato una tragedia. A distanza di giorni, nessuna denuncia è stata presentata dagli operatori coinvolti, ma l’episodio si è diffuso attraverso le loro testimonianze dirette».
Il sindacato punta il dito contro l’assenza di protocolli efficaci per tutelare la sicurezza di medici e infermieri in prima linea. «Le norme esistono ma continuano a non essere applicate. È inaccettabile che chi salva vite rischi la propria in questo modo».
L’accaduto al Medico del 118 minacciato con una pistola riaccende il dibattito sulla sicurezza del personale sanitario, in particolare nei contesti più fragili, dove la tensione può rapidamente degenerare in violenza. Il grido d’allarme degli operatori non può più essere ignorato.