La magica città di Torino nasconde numerosi tesori, tra questi c’è un piccolo gioiello ubicato proprio a Porta Nuova: la Sala Gonin. Sono pochi i torinesi che conoscono questo luogo. Si tratta di una stanza di 75 metri quadrati ideata nel 1861 dall’ingegnere Alessandro Mazzucchetti, progettista della Stazione di Porta Nuova. Decorata dagli affreschi di Francesco Gonin, era la sala d’attesa per i treni destinata alla famiglia reale dei Savoia.
Gonin ha affrescato le pareti tramite la tecnica del trompe l’oeil, al fine di provocare l’illusione del reale rappresentando porzioni di cielo tra le balaustre, le colonne e i capitelli. La stanza mostra scene raffiguranti personaggi della mitologia che rappresentano gli elementi della Natura, come Fuoco, Terra e Acqua. Ai suoi angoli, invece, sono rappresentate le carte geografiche dei quattro continenti, custodite da angeli che volteggiano.
La Sala Gonin ha ovviamente anche dei sontuosi mobili d’arte barocca lavorati a mano, un lussuoso lampadario in vetro di Murano e delle boiserie settecentesche. Sfortunatamente la stanza non è aperta quotidianamente al pubblico. Tuttavia, è comunque possibile visitarla in determinate organizzazioni di eventi.
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