Gli aumenti dei prezzi dell’energia pesano come un macigno sul budget delle famiglie torinesi, sempre più spesso costrette a rivedere le proprie abitudini per non far lievitare le spese mensili. Se qualche attenzione in più nell’utilizzo dell’impianto di riscaldamento certo non guasta, anche a Torino sono però numerosi coloro che hanno deciso di risparmiare sulla bolletta del gas con la caldaia a condensazione.
Sostituire la vecchia caldaia convenzionale con un nuovo modello a condensazione, infatti, consente di ridurre i consumi di gas fino al 35%. Inoltre, grazie all’incentivo statale del 65% o del 50%, i costi di installazione della nuova caldaia risultano accessibili per la maggior parte delle famiglie del capoluogo piemontese.
Insieme ai tecnici di Custom Sales, azienda specializzata nell’installazione caldaie a Torino, approfondiamo il tema dell’efficienza energetica della tecnologia a condensazione e dei Bonus statali.
Perché le caldaie a condensazione sono più efficienti dei modelli convenzionali?
Le caldaie a condensazione sono un’evoluzione dei modelli convenzionali a camera stagna, anche detti a tiraggio forzato, in quanto non ne stravolgono il principio di funzionamento, ma lo perfezionano per migliorarne l’efficienza energetica. Non è un caso se, dalla fine del 2015 e in applicazione della direttiva Europea 2005/32/CE, la legge italiana ha imposto la commercializzazione esclusiva, salvo precise deroghe, delle sole caldaie a condensazione.
Per essere più efficienti dei modelli convenzionali, le caldaie a condensazione sfruttano un principio molto semplice: recuperano una parte del calore dei fumi di scarico prima di espellerli nell’ambiente, creando la condensa da cui deriva il nome.
Senza addentrarci troppo nei tecnicismi, possiamo affidarci ad un esempio molto in voga quando si parla di caldaie a condensazione, quello della pentola piena d’acqua che, se messa sul fuoco, arriva a bollore prima e con un minore dispendio d’energia quando è dotata di un coperchio.
Il risparmio di gas può arrivare fino al 35% con la tecnologia a condensazione
Anche in provincia di Torino le caldaie a condensazione sono diventate una scelta obbligata, insieme alle pompe di calore ed ai sistemi ibridi, in caso di nuove installazioni e per chi deve sostituire una vecchia caldaia non più funzionante. Sempre più spesso però, i torinesi scelgono di sostituire anzitempo le vecchie caldaie, anche se ancora in esercizio, con l’obiettivo ben preciso di ridurre i consumi di gas. Con le caldaie a condensazione, abbinate ai sistemi di termoregolazione evoluti, è infatti possibile risparmiare fino al 35% della spesa in bolletta.
I vantaggi delle caldaie a condensazione sono più evidenti per chi ha un impianto di riscaldamento di tipo radiante, ad esempio a pavimento o a soffitto, in quanto le prestazioni migliori si ottengono con basse temperature di mandata, ma tutti possono usufruire della maggiore efficienza energetica. Con un impianto classico, basato su termosifoni in ghisa o in alluminio, il risparmio si attesta infatti intorno al 15%.
Bonus: a quanto ammontano gli incentivi per passare alla caldaia a condensazione
Passare alla caldaia a condensazione porta un risparmio in bolletta, ma i vantaggi economici iniziano già al momento dell’acquisto, in quanto sono previsti degli incentivi statali del 65% o del 50%, in base ai lavori sull’impianto.
Il Bonus Caldaia, ovvero l’Ecobonus con le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico, prevede infatti il riconoscimento di un incentivo del 50% per chi sostituisce la caldaia convenzionale con una a condensazione di Classe A o superiore. Lo sconto del 65% spetta invece a chi, oltre alla caldaia a condensazione, decide di installare anche i sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02. Per sistemi di termoregolazione evoluti si intendono: il termostato ambiente modulante, la centralina climatica dotata di sonda ambiente o la centralina climatica con 3 o più sensori ambiente.
Infine, il Bonus Caldaia è fruibile, sia nella percentuale del 65% sia del 50%, con la formula della detrazione fiscale in 10 anni, oppure con lo sconto in fattura presso gli installatori che applicano la cessione del credito, direttamente o attraverso istituti di credito.
